Film "GIANTS IN MILAN"
Film "FOUR GIANTS IN MILAN" - 15.10.2014
Quattro uomini che hanno cambiato il mondo
Leonardo, Napoleone, Stendhal e Hemingway, un fiorentino, due francesi, un americano: milanesi. I "quattro" occuparono Milano per molto tempo e intensamente. Leonardo fu in città fra il 1482 e il 1500, chiamato da Ludovico il Moro. Realizzò imprese, d'arte, di ingegneria e di scienza quali nessuno al mondo: il Cenacolo, il Codice atlantico, i Navigli, oltre al resto. Fu a Milano, durante la campagna del 1796, che Napoleone, generale 27enne, fece il salto di qualità ponendosi all'attenzione dell'Europa. Ma non era solo un militare, mise la mani sulla città, la rifece in buona parte, a modo suo, secondo grandezza. E in Duomo, nel maggio del 1805, si fece incoronare Re d'Italia. Henri Beyle, detto Stendhal, adorava Milano. Ci visse, a intervalli, per vent'anni. Scrisse il proprio epitaffio, in italiano: "Qui giace Arrigo Beyle, milanese...". Imparò il dialetto da Carlo Porta, corteggiò molte dame, ma il seduttore non valeva lo scrittore. Ernest Hemingway fu primo americano ferito in Italia nella Grande guerra, sul fronte del Piave. Venne ricoverato a Milano, in via Armorari. Dove conobbe Agnes, l'infermiera di Addio alle armi, incontro decisivo, per l'uomo e lo scrittore. Frequentava la Scala e il caffè Cova. Lasciò la città, per tornare a Chicago, con la morte nel cuore. Disse sempre: "Senza Milano non sarei Hemingway".
Farinotti racconta: "...Gente che, semplicemente, ha cambiato il mondo. Gli dobbiamo coscienza sociale, quella politica, l'arte e la letteratura, gli dobbiamo la Storia. Visitando i luoghi delle loro azioni e delle loro abitudini ho avuto davvero la percezione dei loro segnali visibili, eco ascoltabili ed eredità spendibili. E le ho trasmesse, credo. Non c'è dubbio che senza di loro la nostra cultura, i sentimenti, la personalità, non sarebbero gli stessi.